LA CREATIVITÀ FA SCHIFO

 

 

Sempre più spesso parlando con diversi tuoi colleghi, in fase di sviluppo e creazione di un logo, mi capita di scontrarmi con loro sul fattore, CREATIVITA’.

Oggi voglio toglierti del tutto l’idea che un logo creativo, sia un logo efficace, anzi voglio proprio dirti il perché la creatività faccia schifo.

 

Parto dicendoti un concetto estremamente importante per la tua attività:

La tua immagine ( brand ) rappresenta 1/3 del tuo business

Se vai a studiare i più importanti formatori internazionali specializzati nel BRANDPOSITIONING, ti diranno che il tuo brand, in molti casi, può essere la chiave del successo o dell’insuccesso della tua azienda.

 

Quando parliamo di brand intendiamo l’immagine con cui la tua azienda si posiziona sul mercato, questo NON vuol dire che se la tua immagine è creativa, bella, carina e piace tanto a mamma, papà, figlia, figlio e nipoti la tua azienda avrà successo, bensì i fattori su cui si basa un brand solido sono bel altri.

 

Il problema è che la maggior parte dei tuoi colleghi è più focalizzata sul creativo/bello, piuttosto che sull’efficace!

Chiariamoci non tutta la colpa spetta ai tuoi colleghi, devo ammettere che sul mercato ci sono alcuni grafici più impegnati a dimostrarti quanto sono bravi a usare programmi di grafica, piuttosto che focalizzarsi su come rendere i tuoi lavori più performanti.

“ Nicolas non ti preoccupare, io faccio fare il logo a mio cugggino che è tanto bravo ad usare power point, e poi se mi serve qualche lavoretto grafico me lo faccio da solo “

 

se la tua risposta è questa sappi, che hai problemi molto più gravi rispetto al tuo grafico.

Qui il concetto chiave da portarsi a casa non è “odiare i grafici” e mettersi a creare lavori orribili a pc, bensì che l’immagine, quindi il brand che costruisci nella tua azienda, sia una conseguenza di un processo di sviluppo del brand della tua attività basato sul marketing grafico.

 

Un logo, per farti un esempio, è il riflesso del tuo posizionamento, sia sul mercato, sia nella mente del cliente, persino la scelta del colore deve essere effettuata con un criterio legato al posizionamento della tua attività, e non perché hai comprato l’armadietto rosso in salone e per questo motivo tutto ciò che ti gira attorno deve essere rosso!

 

E sai perché un grafico creativo non ti aiuta a risolvere il problema, bensì lo peggiora?

Perché non è un esperto del tuo settore! Non conosce il marketing che guida la tua azienda,

se gli parli di posizionamento molto probabilmente ti risponderà “ non parlarmi di posizioni che ho un po’ di mal di schiena”.

 

Insomma le cose son due, o inizi a fare da “coach” al tuo grafico stile addestratore di cani con croccantini e frusta, oppure inizi ad utilizzare il grafico come uno strumento, e come ogni strumento, più alte sono le tue capacità nell’utilizzarlo, migliore sarà il risultato.

Proprio come quando iniziasti a utilizzare le forbici, inizialmente facevi lavori discreti, ma con l’avanzare del tempo e aumentando le tue capacità, le forbici ti hanno permesso di creare lavori sempre più di valore.

 

Ora, appurato che la creatività di per se, è utile quanto una sciarpa a ferragosto, vediamo in che modo sfruttare l’ego creativo del tuo grafico a beneficio del marketing grafico del tuo salone.

Prima di tutto seleziona attentamente la persona che si occuperà della tua grafica, valuta quante domande ti pone, e soprattutto valuta quante domande sono focalizzate al tuo marketing, se ti capita di trovare grafici che non soddisfano le tue richieste, non fare l’errore di cadere nel “ lo faccio io” tu non sei un grafico, e il tuo tempo deve essere focalizzato a produrre denaro, non a perdere soldi sfruttando male il tuo tempo.

 

Lo so, ci vuole pazienza e soprattutto ci vuole perseveranza, ma una volta trovato il partner ideale per la grafica del tuo salone potrai dire di avere un arma in più nel business della tua attività.

Secondo, se cambi grafico, metti in discussione la tua immagine.

Se mai ti sei fatto un tatuaggio, saprai che la mano di un tatuatore è diversa da quella di un altro tatuatore, ciò significa che una volta iniziato con un grafico, la mano deve essere in linea con tutto lo stile del tuo salone, molti grafici hanno stili e mani differenti, tenere un’immagine non coordinata, magari creata da più persone, rischia di creare un disquilibrio nella testa del cliente.

 

Terzo e ultimo punto, abbi chiaro il risultato finale!

Parti sempre avendo chiaro la finalità del lavoro;

cosa deve portarti a livello di risultati?

Che tipo d’impatto deve avere nella testa del cliente?

Più avrai chiaro il risultato da ottenere, più sarai in grado di guidare il tuo grafico nella realizzazione di un lavoro ottimale.

Più andrai avanti con i “ guarda tu, fammi qualcosa di carino” più andrai incontro ad un disastro assicurato.

 

Insomma, la creatività fa schifo, se rimane l’unico strumento di creazione del tuo lavoro grafico.

Impara ad utilizzare il tuo grafico, e lo renderai il grafico più efficace del tuo salone.

 

#BuonBrand

 

Nick

 

 

 

AUTORE


Nicolas Beningi

Fondatore Grafica Parrucchieri & Co-Fondatore del Club dei Parrucchieri

Il massimo esperto in Italia di brand positioning e marketing grafico per i saloni di bellezza

CONDIVIDI


COMMENTA