Premessa sullo studio all'università

Ciao aspirante progettista e anche a tutti i progettisti.

 

Benvenuto anche questa settimana all’Università in Cantiere, l’unica rubrica che ti mostra effettivamente come si realizza in cantiere ciò che studi sui libri.

 

C’è tutta una serie di video della rubrica che trovi sul canale YouTube. Ho iniziato a dedicarmi a questo, spinta dalla memoria del mio percorso universitario a confronto con i primi anni di attività di progettista.

 

Se avessi avuto ai tempi dell’università la possibilità di conoscere cosa avviene nei cantieri, mi sarei laureata prima e prima avrei dato frutti durante la professione.

 

Al mio esame di Tecnologia vidi per la prima volta sul libro la parola pignatta.

 

Non avevo idea di cosa fosse una pignatta e oggi ci rido su; ma, all’epoca, dove ancora era tutto nuovo, mi sarebbe piaciuto vederla, oltre che disegnata sul libro, anche con esempi dei cantieri dei miei docenti.

 

So che foto se ne trovano tante in gire, ma è altra cosa trovare qualcuno che ti spiega cosa succede nella realtà di cantiere e meglio ancora quando te lo mostra, dopo averlo studiato sui libri.

 

Dal desiderio di rendere migliore la vita degli studenti e la loro preparazione per il futuro dell’attività, nasce la rubrica Università in Cantiere, dedicata alle lavorazioni in cantiere, nelle quali ti mostro come si fanno le cose nella realtà, rispetto a quello che ti fanno immaginare durante gli studi.

 

Se sei già un progettista affermato, ti invito comunque a fare un giro per tutto il blog o il canale YouTube, perché ci potrebbe essere una lavorazione che non hai ancora affrontato e sono felice di poterti essere di aiuto per il perfezionamento della tua professione.

 

Se sei un progettista in erba, approfitta di queste preziose informazioni e fammi tutte le domande che desideri nei commenti sotto.

 

Se invece sei uno dei membri del mio gruppo Fb Progettazione Competitiva, puoi addirittura richiedere tu stesso delle tematiche di cantiere (ovviamente se rientra tra le mie foto di cantiere).

 

 

Oggi parliamo di...

Tutto ciò che rientra nella lavorazione in metallo mi affascina e le lavorazioni a secco ti permettono di velocizzare notevolmente un cantiere (non ci sono tempi di asciugatura e vari altri tempi morti per l’attesa).

 

Quando ho avuto un cantiere quasi completamente a secco (tranne per qualcosa in calcestruzzo armato), è stato estremamente rapido.

Siamo nel cantiere di una villa privata residenziale, costruito da zero (a partire dalle fondamenta).

 

La struttura è interamente in acciaio (scala, pilastri, travi, ecc.). Una scala in metallo che si basa su una trave a ginocchio (nel nostro caso sono due travi a ginocchio), si compone essenzialmente di due parti:

 

  • La struttura principale, cioè la trave a ginocchio in metallo. Vi è una base che si poggia su una trave intermedia (su cui si poggia tutto il pianerottolo). Da questa trave partono altre due travi a ginocchio verso il piano superiore.
  • Lamiera piegata atta a formare i gradini.

 

La progettazione dei dettagli e degli ancoraggi è fondamentale, perché non la stiamo creando sul posto, in cantiere; ma, tutta la struttura, arriva prefabbricata dall’officina. Gli operai presenti in cantiere devono solo assemblarla.

 

I conti devono essere fatti al millimetro e i margini di errore devono essere praticamente inesistenti.

 

A parte questi due componenti della struttura, ci sono anche degli accessori molto importanti e carini. Ci sono parti di irrigidimento, che aiutano a mantenere più stabile la scala.

Qui vedi delle parti a sostegno della lamiera. La lamiera che forma i gradini è un unico blocco; viene fermata e saldata per evitare lo scorrimento della stessa sulla trave.

 

 

In ogni gradino sono stati inseriti degli elementi, dei profilati ad L (foto in basso), che vanno da una parte all’altra della scala. Prima sono stati saldati i profilati alle travi, poi la lamiera al profilato.

 

Questo permette alla scala di lavorare insieme e di non creare lo slittamento di cui parlavamo prima, in modo da comportarsi come un unico corpo.

 

Ci tengo a mostrarti questo dettaglio, perché normalmente non appare sui libri di formazione universitaria, perché ti mostrano solo l’ossatura, spiegandoti il principio per il quale si tiene in piedi. Il più delle volte, i dettagli costruttivi non ti vengono mostrati.

In quest’altra foto, vedi che anche il pianerottolo è stato realizzato in lamiera.

 

Il giunto che vedi, è sia un giunto termico, e anche per ammortizzare le oscillazioni;

 

poiché, di fatto, siamo in presenza di due scale separate (anche se avranno un unico rivestimento) che si poggiano su un’unica trave che passa al di sotto del pianerottolo.

Qui vedi come appare la rampa in salita. Ti mostro anche l’arrivo al piano superiore (l’ultimo gradino che vedi).

 

Ti faccio notare che non lo abbiamo fatto così alto perché ci siamo impazziti; ma, perché c’è il solaio strutturale in lamiera grecata con sopra un getto di calcestruzzo armato (con rete elettrosaldata).

 

E, a partire dalla quota del solaio strutturale, vanno inseriti impianti, massetti, pavimento radiante (articolo precedente); per cui, vanno tutta una serie di cose che riempiono lo spazio, in modo tale che saranno perfettamente allineati.

 

Sulla scala d’acciaio manca solo il rivestimento finale; così, tutta la progettazione degli strati del solaio dev’essere pianificata a tavolino in anticipo e in maniera perfetta.

 

La precisione è d’obbligo; in quanto, non ci possiamo permettere che, quando finiscono tutti gli strati, ci ritroviamo la scala più alta del solaio (o viceversa).

 

A questo livello della progettazione non possiamo inventarci un cambiamento sul pacchetto, se non di spessore equivalente.

 

Questo è quello che fa una buona cantierizzazione, un’ottima progettazione alla base. Spesso, i clienti non capiscono cosa c’è dietro; ma, se c’è un progetto fatto bene, tutto dovrebbe filare liscio riducendo al minimo gli intoppi (almeno riguardo la progettazione, perché in cantiere qualcosa succede sempre!).

Ti è piaciuta questa chicca?

 

Non sempre capita di vedere queste lavorazioni. Questa è stata una bellissima ristrutturazione a cui ho partecipato e ho voluto condividerla con te.

Mentre studiavo all'università non avevo idea di cosa fossero queste cose quando le vedevo in giro per strada; perché lo studio è importante, ma fondamentale è riuscire a vedere in concreto ciò che si studia.


Adara Architettura. All right reserved. Seguici sui social...