CREA IL PILOTA AUTOMATICO

Podcast

Crea il tuo pilota automatico

9 Agosto 2020

A tutti piacerebbe avere un pilota automatico da poter utilizzare per fargli fare le cose al posto proprio, per semplificare la vita, per scalare le attività più noiose. 

 

Come creare ed utilizzare un pilota automatico?

 

Ti darò delle informazioni importanti per creare il tuo pilota automatico. 

Ogni problema ha sempre due punti di vista:

  • Quando si vede l’ostacolo e non si sa come superarlo: si è consapevoli di quello che servirebbe per poter raggiungere e superare l’ostacolo ma si è consapevoli altrettanto che questi bisogni non sono ottemperati;

  • Una volta che hai risolto il problema si comprende che non era così difficile da risolvere oppure c’è voluto tanto ma c’erano solo alcuni ostacoli da risolvere. Ogni problema complesso ha sempre una soluzione semplice.

Come passare da una situazione di problema irrisolto ad una di problema risolto? 

Io quando voglio creare il mio pilota automatico inizio a ragione su come è configurato, cioè su cosa succede dopo. Io voglio automatizzare un processo, semplificarmi la vita su qualcosa ma cosa voglio realmente raggiungere? Il problema spesso deriva dal fatto che non abbiamo le idee chiare, non sappiamo cosa vogliamo realmente automatizzare, qual è il pilota automatico che vogliamo creare. 

 

Cosa accade dopo? Che interazioni ci sono nel mio lavoro e nella mia vita quotidiana? Cosa fanno le persone coinvolte quando avrò creato un mio pilota automatico? Cosa devono fare i miei clienti quando ottengono le informazioni, in che fasi devono averle. 

Se riesco a capire bene cosa succede dopo, ho la via più semplice. L’importante è conoscere l’obiettivo, non importa da dove parti devi fare un passo alla volta. Ogni attività complessa è composta da tanti compiti separati che devono però essere compiuti nel giusto modo.

 

Ad esempio quando crei un puzzle non puoi mettere un pezzo accanto all’altro in modo casuale, devi capire cosa si incastra meglio per capire come creare l’immagine. Se usi il tassello nello spazio sbagliato, non raggiungi lo scopo, non si incastra. Per capire qual è il tassello giusto da utilizzare io semplifico. 

Semplificare non è semplice. È molto semplice complicarsi la vita con l’obiettivo di semplificarla. Quando si divide un’azione in tante azioni più semplici spesso si va a complicare l’intero processo. 

 

Quando si cerca di entrare nei dettagli per non creare confusione si rischia di creare una ragnatela di cavilli, di postille, impossibili da applicare. 

Con l’idea di descrivere qualcosa in modo semplice spesso si complica la vita perché si utilizza un linguaggio che non è così chiaro e viene interpretato. Questa interpretazione porta alla complicazione. Quando ci si rende conto di aver complicato si fanno una serie di postille per cercare di sopperire al problema.

Complicarsi la vita quando si vuole semplificare è semplice. 

 

I grandi comunicatori della storia

 

Io applico un metodo che ho imparato leggendo un libro di Carmine Gallo.

Lui è uno storyteller che ha spiegato quali sono i metodi di comunicazione di grandi persone. Ha studiato come comunicava papa Giovanni Paolo II, Martin Luther King, Steve Jobs, Obama. Una cosa in comune tra le persone che ti ho nominato è che andando ad analizzare la tipologia dei termini che utilizzavano nei loro discorsi si poteva notare che la gran parte dei termini, più dell’80-90%, erano conosciuti anche da un bambino. Se l’argomento che vuoi spiegare anche a te stesso vuoi che venga reso comprensibile lo deve essere anche per un bambino di 4-5 elementare.

 

I più grandi comunicatori utilizzano dei termini di comprensione molto semplice, parlano alla pancia delle persone. I discorsi del papa, Obama, Steve Jobs sono formulati con un linguaggio così semplice che è difficile da fraintendere. Per semplificare l’obiettivo che vuoi raggiungere usa un linguaggio semplice dopo di che devi creare un elenco di azioni. 

 

Crea un processo perfetto senza pensare allo strumento

 

Quello che ti dico non è teoria ma è il modo con cui lavoro. Io parto da un blocknotes ed una penna, qualsiasi programma utilizzi devi ragionare in termini di processo. Se il processo è ben fatto non importa lo strumento, l’importante è che il processo per creare il tuo pilota automatico sia fatto bene. Considera se ci sono altre persone coinvolte nelle tue azioni e crea l’input e l’output, cioè cosa dici di fare all’altra persona e cosa fa.

Questo semplifica anche il lavoro degli altri, devi dire qual è il risultato che ti aspetti dall’altra persona e cosa gli dai per raggiungere questo risultato perché magari non è sufficiente e allora hai trovato un collo di bottiglia, devi allargarlo, romperlo, riempilo di informazioni senza esagerare. 

 

Verifica se queste azioni hanno delle variabili che possono modificarne il risultato. È importante che tu metti in ordine le azioni, una dopo l’altra, nell’ordine in cui avvengono. Hai creato in questo modo il tuo algoritmo, in informatica lo chiamano Flow Chart, schema a blocchi. Rileggi tutto con calma ed elimina tutte le azioni ripetute o ridondanti. Dopo che lo hai fatto, lascialo fermo per un giorno o due e controlla se è completo, se manca qualcosa o addirittura hai complicato la vita da solo. Controlla quale di queste azioni sono automatizzabili

 

Ad esempio una telefonata non è automatizzabile mentre l’invio di una mail sì. Per cui inizia ad utilizzare il pilota automatico per creare un processo di verifica dei preventivi. Una mail puoi automatizzarla, se la persona non la legge in quel caso mandi una notifica tramite mail ad una persona del reparto commerciale per farla chiamare perché non è stata ricevuta alcuna risposta al preventivo.

 

Un appuntamento per una consulenza non è automatizzabile ma la richiesta di fissare un appuntamento lo è. Puoi utilizzare funzioni per la gestione del calendario, io lo faccio. Utilizzo un programma che si chiama Kartra e lo faccio. Dare informazioni è un processo che può essere gestito da esseri umani o può essere delegato ad un sistema di tutori automatici. Se hai visitato stefanobenvenuti.com e hai cliccato “Inizia da qui” sai di cosa parlo. 

 

All’interno del sito ci sono una serie di tutorial automatici che ti fanno accedere a dei video, ti inviano delle mail, ti fanno capire cosa serve per creare le tue automazioni, per utilizzare Kartra che è il programma dove sono affiliato. Quello che sto descrivendo con Kartra lo puoi fare anche con altri. È importante sviluppare il processo in modo corretto. 

 

A questo punto verifica e controlla quali sono le azioni che si somigliano, evidenziale, inizia a sporcare il foglio. Potrai creare un’azione una volta sola e clonare le altre. Questo indipendentemente dal programma che utilizzi. Se devi inviare 5 mail, non è detto che devi creare 5 mail differenti. Potrai creare un modello e cambiare solo il testo all’interno di queste mail ma dando una forma professionale alle mail che mandi ai tuoi contatti. 

 

Ora che hai capito qual è il processo, l’immagine, lo hai pulito dalle azioni ridondanti, hai cercato di utilizzare il linguaggio più semplice possibile per descriverlo e hai capito quali sono tutte le persone che sono coinvolte ed hai anche cercato di capire come dare a queste i giusti input per avere i necessari output. Hai distinto le azioni ripetitive, capendo quale puoi clonare o meno, hai cercato di capire quali di queste azioni sono automatizzabili o meno. A questo punto a queste azioni cerca di associare il giusto asset. 

 

Se hai capito che devono essere automatizzate, associate a qualcosa di tecnologico, iniziamo a capire a cosa. 

 

Mail, sms e calendari: funzionano?

 

Ad esempio se devi dare informazioni, queste possono essere date tramite mail o una landing page, una pagina con un contenuto che può essere esplicativo, di informazione o può essere data da un sistema di gestione membership. Se devi raccogliere dei dati, delle informazioni, all’interno di questa landing page puoi creare un form per raccoglierli. 

 

Le mail vengono utilizzate tantissimo perché servono per comunicare, confermare, notificare un evento, per chiedere informazioni, sono utilizzate in relazione ad un’azione o che hai fatto o che vuoi venga fatta o che devi richiedere. Le mail sono il modo più semplice per comunicare. Quando vuoi comunicare in modo veloce magari le mail non le leggono tutti al momento in cui ti serve, ma vuoi che sia un messaggio che venga recepito in qualsiasi momento dalla persona, puoi utilizzare gli sms. Anche gli sms sono un modo per notificare e contattare velocemente qualcuno. 

 

Se devi prendere appuntamenti, se devi gestire l’agenda di qualcuno, associarla ad un calendario può essere un ottimo modo e strumento. I calendari sono anche all’interno di Google puoi gestire lo spazio, tempo, impegni. Devono aiutarti a rendere disponibile anche lo spazio che tu hai. Non è detto che tu sei disponibile sempre però puoi rendere ai tuoi clienti disponibile un orario, ad esempio dalle 10 alle 12 oppure puoi iniziare a visualizzare tutte le attività per creare la sequenza, per mettere in fila le pagine e il form. 

 

Il funnel è un processo lineare?

 

Ho letto recentemente un articolo in cui parlavano del fatto che i funnel sono concettualmente sbagliati. A me questa cosa ha rivoluzionato il modo di vedere la mia attività. Nella logica commerciale che viene descritta oggi si parla sempre di funnel. 

Realmente il cliente non segue un processo lineare per acquisire dei dati, per decidere. Il cliente è un flipper, tu lo metti dentro una scatola dove può entrare in contatto con il tuo sito, le mail, via telefono, richiede informazioni. Questo non è un funnel ma un flipper per cui la sequenza richiede diverse azioni. Devi iniziare a pensare ai possibili comportamenti dei clienti che devono essere tracciati da quelli che nel gergo tecnico del CRM vengono chiamati Tag. I Tag sono attributi variabili che dai ad una persona perché ha fatto qualcosa, se ha visto il video ci sarà il Tag “video visto”, ha guardato il prezzo e chiesto informazioni, ci sarà il Tag: “informazioni prezzo”. In base alle azioni considerando quelle utili e superflue inizia a dare un’idea di quello che potrebbe essere necessario per il tuo cliente.

 

Il piano esecutivo

 

Ora hai tutti gli elementi, sono come vagoni all’interno di un treno, sono tutti uno dopo l’altro, sai se li metti agganciati andranno dove ti serve, sono tutti ingredienti di una ricetta ma per cucinarli ti serve una pentola ma ne esistono diverse. Ora come ti ho detto qualsiasi strumento può raggiungere il risultato. Io, Stefano Benvenuti ti consiglio Kartra perché in un unico strumento ti dà tutto quello che ti serve. 

Facendo una comparazione tra i diversi sistemi, oggi a parere mio Kartra contiene il 99.99% di quello che serve ad un’impresa per creare un pilota automatico. Inizia la tua prova gratuita dei 14 giorni usando il mio link, lo trovi in descrizione di questa puntata oppure vai su stefanobenvenuti.com guarda lo spazio “Inizia da qui”, dove potrai vedere dei tutorial che ti faranno capire di cosa sto parlando. In questo modo avrai anche il mio supporto per verificare il tuo pilota automatico se desideri.

Potremo fissare un appuntamento one-to-one, mezz’ora di chiamata gratuita per approfondire le tue necessità. La cosa importante a questo punto, indipendentemente dallo strumento che preferisci usare è avere chiara la sequenza di azioni, che comprende tutti i diversi elementi e soprattutto capire quanta parte di questi sono automatizzabili.

 

Non tutto è automatizzabile, quelli che ti dicono: “vendo di notte mentre dormo”, lo fanno solo per una parte. Tutta la parte di nutrimento, creazione di contenuto, contatto del cliente, oggi c’è bisogno di automatizzarla, conoscerla ma in alcuni punti anche di intervenire. Io come imprenditore non potrei vendere se non mettessi la faccia o contattassi i miei clienti. I miei clienti oggi hanno bisogno. Se vendi un prodotto che è una commodoties è possibile che la puoi vendere anche online, ma se quello che vendi è una soluzione ad un problema e tu riesci anche a conoscere il tuo target e a rappresentare la soluzione per il tuo target all’interno di una nicchia, allora questo significa che il tuo valore aggiunto è la differenza. 

 

Il valore aggiunto non può essere automatizzato al 100%. Devi intervenire in alcune fasi ma se avrai creato correttamente il tuo pilota automatico tu interverrai solamente nelle fasi in cui fai la reale differenza, questo fa l’Automater. L’Automater ti semplifica la vita rendendo scalabile e ripetibile tutto quello che ha bisogno di essere automatizzato ma interviene in tutte quelle fasi dove può fare la differenza, che siano queste delegate o automatizzate, l’importante è che ci sia la consapevolezza che alcune attività non devono essere gestite in automazione e altre attività devono essere gestite direttamente.

 

Con gli attuali strumenti di automazione, Kartra, oggi ogni azienda può creare i propri asset: video, membership, sequenza email, help desk di supporto, calendario per prendere appuntamenti, pagine per presentarsi, siti web per presentare la propria azienda, tutti inserendoli in un contesto semplificato e automatizzato in cui l’erogazione del 99% delle informazioni seguono un processo di pilota automatico ma l’1% che fa l’essere umano fa la differenza fra vendere e non vendere. 

Solo in questo modo si può creare il proprio pilota automatico nella logica dell’Automater. 

 

Io sono Stefano Benvenuti, ti ringrazio per essere arrivato fino a qui, ti chiedo di lasciarmi una recensione a questo podcast scrivendo a: hello@stefanobenvenuti.com. Tutte le recensioni verranno ringraziate nella puntata successiva. Ti ringrazio e ti auguro una buona settimana.

Share this post on:

Stefano Benvenuti

Autore Bestseller - Vado matto per loyalty e automazione marketing e le applico nelle aziende di retail

ARTICOLI RECENTI

CATEGORY

  • Podcast

TUTORIAL KARTRA IN ITALIANO

BONUS

Crea e Vendi il tuo corso con KARTRA

Sito made with KARTRA©

iten