Eccoti svelato il segreto per la scelta di un font, per smetterla di litigare con il tuo grafico e rendere più efficace ogni tuo messaggio

 

Per parlare di Font è doveroso analizzare prima le 3 regole d’oro per la scelta di un Font:

1°Smettila di far fare a tuo cugggggino:
Sei un professionista, più volte sento tuoi colleghi lamentarsi degli abusivi e di chi si improvvisa parrucchiere o estetista, allora sii tu il primo esempio, smettila di affidare lavori a persone che si improvvisano grafici (compresi i tuoi collaboratori che hanno ben altro da fare).


Sei un professionista, e se vuoi il meglio mostrandoti il migliore, devi affidarti a chi ha studiato ed è preparato a guidarti nella creazione della tua immagine!


Smettila di fare delle “ boiate “ con Power Point o con qualche programma di grafica scaricata gratis da internet, inizia a fare le cose in modo serio, oltretutto il repertorio di Font che ha a disposizione un grafico professionista è di gran lunga superiore a quello che puoi avere tu in quei programmini della mutua che ti ritrovi sul pc.

 

2°Comincia dalla fine:
Devi aver ben chiaro che tipo d’immagine vuoi trasmettere, non hai idea di come un font possa far percepire un’immagine di te a un tuo potenziale cliente, parti chiedendoti che tipo di messaggio vuoi comunicare, chi sei e soprattutto come vuoi che la gente ti percepisca, un Font può dire molto di te, più di quanto tu possa immaginare.

 

3° Prova, prova e riprova:
Se un grafico ti viene a dire “ ti uso un font Market Deco, o un Dolcevita” sappilo ti sta facendo una supercazzola stile film “amici miei”, hai bisogno di avere un impatto visivo per capire quale font ti assomiglia di più.

 

Ciò che deve fare il grafico per trovare il giusto font è capire:
-chi sei
-cosa fai
-in cosa ti distingui
-che tipo di messaggio vuoi dare
-qual è la tua strategia

E solo in seguito darti a disposizione una serie di Font, in precedenza selezionati da lui, da farti visionare per capire quale font rispecchia di più il tuo stile.

Addirittura ci sono situazioni, come il logo di Trillo Parrucchieri, in cui il font è creato ad hoc dal grafico.

 

Ed ora passiamo un po’ alle informazioni basilari da sapere su un Font

Se parliamo di Font devi aver chiaro che ci sono due tipologie:
– Font Bastonati
– Font Graziati

 

I caratteri Bastonati sono caratteri d’impatto, molto schematici senza “grazie” (ghirigori) e con una leggibilità molto alta, fanno percepire bene il messaggio e sono leggibili anche a lunga distanza.

I caratteri Graziati invece, sono tutti quei caratteri con all’interno delle “grazie”, hanno un impatto estetico molto forte, attirano molto l’attenzione, ma di contro hanno una leggibilità molto bassa e sono illeggibili se rimpiccioliti e visti da una lunga distanza.

 

l’utilizzo delle due varianti può variare a secondo della finalità

Per farti un esempio:

Loghi-testi lunghi-messaggi importanti -> utilizza sempre Font bastonati, che siano leggibili e che siano chiari.

Sottotitolo logo – testi brevi – testi esteticamente d’impatto -> puoi utilizzare Font graziati, in cui l’obbiettivo è solo ed esclusivamente attirare l’attenzione.

Infatti, nella creazione di un logo è preferibile utilizzare un carattere bastonato per il nome dell’attività, in modo tale che sia facilmente riconoscibile e leggibile.

Oltretutto quando studi un logo ricordati la parte riguardante il merchandising, se un indomani vuoi mettere il tuo logo su una biro, hai voglia a rendere leggibile il tuo logo con tutti quei bei ghirigori del tuo bel font “creativo”.

 

Invece quando vai a creare un sottotitolo al logo, o vuoi creare un messaggio breve e creativo, puoi scegliere un font graziato, perché in quel caso, essendo una scritta breve, attirerai l’attenzione e farai arrivare il tuo messaggio alle persone che lo leggeranno.

 

Per capire su che direzione andare devi essere consapevole di questa regola:

Più il carattere è leggibile più il messaggio sarà chiaro, più il carattere è artistico più il messaggio attirerà l’attenzione.

 

L’importante è che utilizzi queste regole con la giusta dose.

Se mi fai tutto su un carattere bastonato farai più fatica attirare l’attenzione di chi ti legge,
se mi fai tutto su carattere graziato, dopo 10 secondi la gente smetterà di leggere senza aver capito minimamente ciò che volevi trasmettergli.

 

ATTENZIONE
Questo post ha l’obiettivo di darti strumenti per la “buona convivenza” col tuo grafico, è inutile che stia qui ad elencarti i nomi dei font uno per uno stile “ supercazzola”.

In realtà ciò che devi capire è che quando il tuo grafico ti mostra delle belle scritte creative, con successiva affermazione “ hai visto che bella scritta creativa?” voi possiate mandarlo a quel paese con annessa spiegazione ☺

 

Ricorda sempre, ogni messaggio deve essere associato ad un font a seconda della sua finalità!

Devi attirare l’attenzione con una scritta breve?
Vai di carattere graziato!

 

Devi far arrivare in modo chiaro un messaggio importante o un testo lungo?
Vai di carattere bastonato!

Mi raccomando!
il mio consiglio è, insieme al tuo grafico, scegliti;
-1 carattere bastonato
-1 carattere graziato

e poi utilizza solo quelli!
perché se un giorno mi utilizzi un Cambria, il giorno dopo mi esci fuori con un Arial e il giorno dopo ancora mi esci con un Calibri, nella testa del cliente mi fai un casino che farebbe invidia all’ Oktoberfest.

Posizionati nella testa del cliente con massimo 2 caratteri, sposali e non separtene più 🙂

 

E ricorda, la creatività deve essere di supporto al marketing, non il contrario, e prima di tutto il tuo grafico deve esserti utile per il tuo business non per il tuo ego creativo ☺

 

#BuonBrand

 

Nick

 

AUTORE


Nicolas Beningi

Fondatore Grafica Parrucchieri & Co-Fondatore del Club dei Parrucchieri

Il massimo esperto in Italia di brand positioning e marketing grafico per i saloni di bellezza

CONDIVIDI


COMMENTA