Premessa sullo studio all'università

Benvenuto/a all’università in cantiere, la rubrica che guida gli studenti delle facoltà di Architettura e Ingegneria Edile/Civile nel vedere un po’ di scene di vita reale, cioè, di quello che ti attende, dal momento in cui inizi la tua attività post laurea di progettista.

 

Oggi ti posso assicurare che avrei pagato oro per avere durante gli studi qualcuno che mi anticipasse le cose, ma col senno di poi non vale la retroattività; per cui, adesso mi dedico ad aiutare gli studenti universitari ad essere più pronti a quella che sarà la loro attività prossima.

 

Durante l’università, al massimo, della vita di cantiere vedevo foto sbiadite di libri fotocopiati, perché come ben sai, le spese sono focalizzate su plastici, tavole e altro.

 

Avere la possibilità di vedere effettivamente cosa succede in un cantiere e lo svolgersi di lavorazioni che, invece, vedi solo sui libri;

 

a meno che tu non lavori già in uno studio o hai i genitori che svolgono la professione, risulta difficile capire com’è il mondo del lavoro del progettista finché non ti laurei e inizi la gavetta.

 

Oltretutto, anche quando lavori in uno studio e vai nei cantieri, non è detto che ti capitino lavorazioni del tipo che ti presento in rubrica, per cui ti invito a seguire il blog e rimanere aggiornato.

 

Tutto dipende dalla grandezza dei cantieri che visiti, una volta iniziata la professione.

Iniziamo...

Oggi ti mostro una cosa meravigliosa, per la quale io avrei pagato per vederla, infatti ti chiedo subito di fissare l’attenzione sulla foto che segue.

Nota i ferri di armatura, per cui, ci si aspetta che verrà colato un getto, e l’oggetto giallo che vedi è il principio di qualcosa di molto interessante, che si vede molto spesso nei cantieri, ma che nessuno ti spiega come si monta.

Per darti contezza di che proporzioni parliamo, nota in questa foto la persona che finisce di montare l’armatura e guarda il rapporto tra il mega plinto e la persona: siamo dinanzi a dimensioni importanti.

Questo è il super plinto in futuro calcestruzzo che farà da base alla gru per il cantiere. Trovo interessante quest’argomento, perché gli apprestamenti di cantiere si danno spesso per scontati, e nessuno ti spiega come vengono montati.

 

Durante l’università, il montaggio di una gru era uno dei dubbi che conservavo e mi chiedevo: “Ma quel bestione di gru, come fa a essere montato?”. Immaginavo arrivasse in cantiere a pezzi, ma non mi era ben chiara la procedura.

 

La gru deve avere un’ottima base, che viene data da bei metri cubi di cemento molto armato dove, al suo interno, viene affogata la base che funge da accoglienza della gru.

 

In questa foto, nota il getto concluso – mi raccomando, le persone devono uscire dallo scavo [LOL], rimanenedo fuori dal calcestruzzo i quattro alloggiamenti che fissano la gru.

Ma, come arriva la gru in cantiere?

 

Grazie a un automezzo che porta un montacarichi a pistone per pesi notevoli e che raggiunge altezze importanti, carica i pezzi della gru e li trasporta fino alla base della gru, dove ci sono gli operai che fissano il tutto.

Una volta inserito questo secondo pezzo, è possibile accogliere il resto della gru.

In quest’altra foto, ti mostro come tutti i pezzi della gru sono stati accatastati in un unico punto, perché non sempre è possibile montare tutto in un’unica giornata.

Mentre studiavo all'università non avevo idea di cosa fossero queste cose quando le vedevo in giro per strada; perché lo studio è importante, ma fondamentale è riuscire a vedere in concreto ciò che si studia.

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